Tutto quello che unisce

L'autrice Cinzia Demi

Cinzia Demi

Laurea Magistrale in Italianistica, nata a Piombino vive a Bologna. Dirige con G. Pontiggia la collana Cleide (Minerva), cura la rubrica Missione Poesia, Altritaliani. Pubblicazioni con Pendragon, Prova d’Autore, Raffaelli, Fara, Puntoacapo, Carteggi Letterari, Minerva, Interno Libri, Gradiva, Ab Art Kiadò, Editura Eikon, CartaCanta: Incontriamoci all’Inferno; Il tratto che ci unisce; Incontri e Incantamenti; Caterina Sforza. Una forza della natura fra mito e poesia; Ersilia Bronzini Majno. Immaginario biografico di un’italiana fra ruolo pubblico e privato; Ero Maddalena; Maria e Gabriele. L’accoglienza delle madri; Nel nome del mare; La causa dei giorni, Voci Prime. Antologie: Tra Genova e Livorno: il poeta delle due città. Omaggio a Giorgio Caproni; Amori d’Amare; Ritratti di poeta. È tradotta in inglese, francese, romeno, ungherese, arabo, spagnolo, è traduttrice per la Puntoacapo. Tra gli eventi: Un thè con la poesia, Bologna; Festival Piombino in Arte. Tra i riconoscimenti: 2019, Académie Mihai Eminescu Craiova: Médaille pour ses mérites dans la diffusion de la culture universelle e Prix Special pour l’excellence de sa création; 2020, Nomina a membro titolare de l’Académie Tomitane di Costanza; 2021, Premio Inter.le Camaiore a Corpo impossibile di Attila F. Balás, da lei tradotto; 2021, Premio Narrativa INPS per Voci Prime e video su Rai Cultura Letteratura. Dal 2023 fa parte della prestigiosa giuria del Premio Internazionale Camaiore-Francesco Belluomini. E’ Presidente dell’Associazione EstroVersi dal 2014 per la quale organizza eventi di rilievo sul territorio nazionale. L’ultimo libro di poesia pubblicato è: Il solstizio dei sentieri (CartaCanta – Capire Edizioni, 2024)

Il mio percorso di vita
...

forse l’amore non è così
lontanocome sembra
forse è nella mano che si fa
scudo per il sole o nell’occhio
che abita la luna

nella bocca che subito
s’accende all’urto delle
parole o in queste nubi
gonfie della sera in questa
resistenza d’occasione

cresce leggero ora nel
bulbo della vita s’aggrappa
come glicine allo stelo
dei capelli tenta il volo
nelle bolle di sangue

si confonde tra il riso
e il pianto consacra ogni
gesto alla luce della
carne al ventre fecondo
che ebbe ardore baci

riporta al giusto peso
la grammatura del polline
il sale di gramigna scompone
e ricompone un’eco di note
nella sabbia sopita di neve

Tratto da: Il solstizio dei sentieri (CartaCanta - Capire Edizioni, 2024)

Il solstizio dei sentieri

A chi parla la voce della poetessa? e di chi? Voce decisa di poetessa esperta e insieme con una vena di timidezza che si mostra nelle spezzature del ritmo, quasi inciampi del dire, o timidezza quasi di singhiozzo…

È un autoritratto? è un culmine tremante e feroce di favola personale? Il solstizio del titolo rimanda a una pienezza di tempo. Eppure si riferisce a un andare. In che punto siamo, da che punto viene la voce che anche impietosa giudica e poi pietosissima raccoglie memorie, attimi, incontri?

(dalla quarta di Davide Rondoni)

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Copertina libro 'Il solstizio dei sentieri'